Settima Tappa – Sabat0 25 marzo 2023
Partenza: Punta dell’Eresia, punto di arrivo della sesta tappa
Arrivo: Scoglio di Pietrabona
Profondità massima -35m
Percorso da effettuarsi sotto costa, seguiti da barca d’appoggio.
• brevetto minimo deco deep
• abilitazione all’uso di O2 come eventuale gas decompressivo (l’immersione è comunque nei limiti NDL)
• brevetto dpv
• assicurazione personale
• immersione da effettuarsi in nitrox
• abitudine ad effettuare immersioni di durata superiore ai 90’
i costi delle immersioni sono offerti da International Diving
E’ possibile alloggiare sull’Isola, richiedendo preventivo all’Associazione
E’ possibile effettuare anche altre immersioni da concordare con l’Associazione.
Per ulteriori informazioni: info@underwaterprotour.com oppure +39.3331042242
Cronaca dello svolgimento dettagliato della giornata.
Una due giorni all’insegna della salvaguardia del mare.
E così è ricominciata l’attività sul campo dell’Associazione Underwater Pro Tour dell’Isola del Giglio.
Sabato mattina, nonostante le condizioni meteomarine un po’ ‘ballerine’, è stata effettuata la settima tappa del tour, la prima del 2023.
Più di 2km sott’acqua, circa due ore e trenta minuti di immersione, per effettuare la mappatura dei fondali da Punta dell’Eresia allo Scoglio di Pietrabona, alla ricerca di rifiuti e materiali comunque estranei ai fondali marini.
La ricerca, per fortuna, non è stata molto fruttuosa ed i volontari, che hanno percorso la lunga distanza utilizzando degli scooter subacquei, hanno segnalato in superficie solo un ‘grumo’ di filaccioni ed una rete piuttosto vecchia ma molto lunga.
I rifiuti trovati sono stati come sempre segnalati in superficie tramite pedagni gonfiabili: sono stati poi i volontari della squadra in barca a rilevare le coordinate gps ed il punto fotografico. Successivamente, al rientro dalla tappa, i volontari subacquei si sono tuffati per recuperare i ‘segnaposto’, in quanto il mare formato non permetteva alla barca di avvicinarsi in costa, come previsto, e prelevare le boe. La rilevazione viene effettuata tramite queste boe essenzialmente perché è il sistema più sicuro ed utilizzabile per la profondità operativa della tappa. Ci sarebbe anche un altro metodo, utilizzando una boa che ‘colloquia’ con gli scooter subacquei, ma purtroppo, al momento, non è nelle disponibilità dell’Associazione. Ma questa boa permetterebbe di rilevare la posizione dei rifiuti senza lanciare boe che devono poi essere recuperate in un secondo tempo.
Al rientro dalla tappa, il brindisi di prassi, con i piedi ben fermi sul molo ed un sole caldissimo a scaldare i volontari, dopo tutto il freddo accusato sia sott’acqua che sulla barca di appoggio.
Si ringraziano tutti i volontari che hanno partecipato. I subacquei Angelo, Fabio, Graziano. Marco e Roberto. I volontari in barca Claudia, Daniela, Edoardo, ed ovviamente il comandante al timone Gianmaria.
La prossima tappa
Profilo Immersione

Rilevazioni
Al termine della tappa, sono stati rilevati due punti di interesse ai fini del progetto UPT: un pezzo di rete trattenuto dalle rocce di una bella parete e una rete appoggiata su un fondale sabbioso a 18 mt circa. Si tratta di un buonissimo risultato, perché significa che, evidentemente, si tratta di un tratto di fondale apparentemente scevro di inquinanti e di materiali abbandonati o persi
Ringraziamenti
La giornata è stata caratterizzata dalla partecipazione di volontari dell’Associazione Underwater Pro Tour con ben 6 sommozzatori.
La prossima tappa si svolgerà, meteo permettendo, il giorno 22 aprile, dallo Scoglio di Pietrabona a punta del Capel Rosso, su fondale di roccia e sabbioso, intervallato da grossi massi sui quali, spesso, sono stati segnalati dai subacquei in immersione numerosi residui di reti e lenze da pesca abbandonati o perduti.