Visitando l’isola non può mancare una visita a Giglio Castello, e ovviamente una sera a cena in uno dei suoi ristoranti, gli altri due centri abitati sono Giglio Porto, dove si arriva con il traghetto e Campese, che ha anche la spiaggia più grande dell’isola. Nel 1544 il pirata turco Khavar al-Din Barbarossa saccheggiò l’isola, uccise chiunque si opponeva e deportò come schiavi più di settecento abitanti gigliesi. In seguito a questa sanguinosa aggressione, il governo dei Medici ripopolò l’isola con persone provenienti dalle terre senesi. Le incursioni turche continuarono fino al 1799, ma i gigliesi nel frattempo avevano costruito delle torri d’avvistamento, oggi quella di Giglio Porto ospita mostre itineranti, l’altra ancora in piedi è stata trasformata in una abitazione privata e si trova a Campese, mentre nel borgo cintato, oggi chiamato Giglio Castello, si rifugiavano e riuscivano a tener testa agli invasori.